Donne di Spoon River – 2014

I personaggi femminili, le canzoni di De Andrè.

Con Orietta Notari, Carola Stagnaro, Giacomo D’Alessandro (chitarra, voce), Michela Centanaro (chitarra), Rocco Mennella (chitarra, voce), Guglielmo Cassinelli (mandolino, bouzuki), Maria Giulia Mensa (voce).

Con le canzoni di Non al denaro, non all’amore né al cielo di Fabrizio De Andrè, e i testi di Edgar Lee Masters tradotti da Fernanda Pivano.

In scena: Festival in una notte d’estate 2014-2015-2016

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L’idea di far risuonare parole e musiche di quest’opera poliedrica nasce dalla bellezza che il clima di Spoon River rilascia. La bellezza di contemplare la vita, l’animo umano, le piccole cose di tutti i giorni, le fatiche e le gioie, cui il sigillo della morte conferisce significato, eternità. In un tempo in cui si esorcizza qualunque discorso profondo sulla morte attraverso l’estremizzazione dell’immagine, del dolore, dell’estetica costruita in laboratorio, del carpe diem consumistico, queste voci d’oltre tomba ci parlano di vita, di sogni, di rabbie, di rimpianto e speranza, come se a separarci da loro ci fosse poco più che un velo, che la musica sa sollevare.

Ci troviamo così accanto le vite sparse della Collina e il suo senso di provvisorietà, la rilettura interiore del giudice e del chimico, le ironie melanconiche del matto, l’occhio fanciullo del malato di cuore, la pelle raggrinzita del suonatore Jones. Tutti, tutti dormono sulla collina. I loro sussurri ci spingono a cercare l’essenza del vivere, il senso profondo dell’esistere, a sentire sorella quella morte di fronte alla quale impariamo a fare ogni cosa al meglio delle nostre possibilità, come se fosse sempre l’ultima, la definitiva.

Lo spettacolo propone una selezione di canzoni del cantautore genovese per eccellenza, Fabrizio De Andrè, riscoprendo accanto ad esse i testi originali di Edgar Lee Masters tradotti in nuova forma poetica dall’abilità di Fernanda Pivano. La semplicità elegante della musica acustica e delle letture vogliono creare il clima raccolto, sincero e sentito in cui condividere la bellezza e la riflessione che emana dalle parole per farsi presente e viva.

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